Il sogno di Lucrezia, il romanzo storico di Caterina Franciosi…

Una suggestiva storia di destini intrecciati nell’Antica Roma…

Articolo a cura di Andrea Contorni

Caterina Franciosi è una talentuosa scrittrice classe 1990 con alle spalle una già notevole carriera letteraria e nel mondo dell’editoria. Con “Il sogno di Lucrezia” la Franciosi ci regala un’affascinante incursione nella Roma Imperiale nel periodo della prima campagna dacica. Ci troviamo pertanto sotto Traiano negli anni tra il 101 e il 102 d.C.. Siamo dinanzi a un romanzo storico ben realizzato e con una trama solida che con i giusti e voluti tempi si svolge nella sua complessità. C’è un intreccio di destini apparentemente separati ma legati da un filo invisibile che si dipana tra il cruento mondo dei gladiatori e il contesto chiuso dell’élite romana. Come ho accennato poco sopra, Caterina Franciosi è un’autrice che vanta una ferrata esperienza nell’editoria. La scrittura infatti è parte integrante della sua vita da sempre essendo inoltre una blogger e una curatrice editoriale di professione. Le sue tante attività nel campo ruotano intorno al suo sito personale, “Il Salotto Letterario”, non solo una vetrina di servizi ma un vero e proprio contenitore culturale aggiornato con costanza.

Il sogno di Lucrezia di Caterina Franciosi

"Il sogno di Lucrezia", il romanzo storico di Caterina Franciosi.

“Lettura e scrittura fanno parte della mia vita da sempre e, da sempre, coesistono e vanno di pari passo: non ci sarebbe scrittura senza lettura ma è vero anche il contrario, almeno per me. “Il Salotto Letterario” è stato la naturale evoluzione delle cose, in quanto è nato sia come uno spazio in cui poter dar voce alle mie passioni sia come uno spazio dedicato a tutti quegli artisti che avessero “una storia da raccontare”. In quest’ottica, nel corso degli anni, si sono sviluppate tre rubriche principali: recensioni, articoli di segnalazione e interviste. Un ulteriore passo in avanti è avvenuto quando il Salotto si è arricchito di un’offerta di servizi editoriali che possano seguire e possano essere di supporto agli autori durante la stesura dei loro manoscritti, sia che questi si trovino a uno stadio ancora più incerto, magari iniziale, sia che questi siano già stati completati e necessitino di una revisione più o meno approfondita. A queste attività si aggiungono anche servizi di ghostwriting e traduzione (EN>IT). Dal 2023 mi occupo inoltre di “La Via della Seta”, collana di narrativa orientale di Delos Digital, e ho avuto il piacere di partecipare, come giurata, a concorsi e premi letterari nazionalimi ha spiegato Caterina con orgoglio.

La trama di “Il sogno di Lucrezia” ci presenta Aster, un famoso gladiatore secutor e appunto Lucrezia, consorte del tribuno Galerio. Entrambi sono prigionieri delle loro esistenze: Aster dell’arena combattendo e rischiando la vita ogni giorno, Lucrezia nella domus familiare, una dimora che è simbolo di agiatezza ma anche di costrizione. Questi due personaggi in apparenza così diversi ma uniti da un destino comune di soffocante prigionia finiscono per incontrarsi. E nel loro cuore si accende la scintilla della speranza di dare una svolta alla propria sorte. Ma a proposito di scintille, quale è stata quella che ha spinto Caterina Franciosi a raccontare questa storia e ambientarla al tempo della Roma traianea?

Il sogno di Lucrezia, romanzo storico di Caterina Franciosi

“Come avviene per quasi tutte le storie che scrivo, anche “Il sogno di Lucrezia”, pubblicato dalla casa editrice LifeBooks a luglio 2024, è nato in seguito a un “what if…” – un po’ come accade a Stephen King che si diverte a scrivere storie partendo da un contesto più o meno realistico che viene sconvolto da elementi inaspettati e, spesso, inimmaginabili. Lungi da me anche solo immaginare di avvicinarmi alla penna del Re! Tuttavia, nel mio piccolo, mi ritrovo spesso a seguire lo stesso, strano percorso. “Il sogno di Lucrezia” nasce, per l’appunto, da un sogno, quello che la domina Lucrezia continua a fare sin da bambina e che le parla di speranza, libertà e amore. Lucrezia si vede su una nave, in mare aperto, con un misterioso compagno al suo fianco, e sta viaggiando verso una destinazione ignota ma dove non sarà più “prigioniera”. Mi sono pertanto divertita a immaginare cosa sarebbe potuto accaderle in seguito a questo sogno e ho deciso di metterle accanto uno schiavo vero e proprio, seppure di una categoria particolare: un gladiatore, uno tra i più quotati di Roma, che per una serie di eventi inattesi si troverà a condividere con lei molto più di una sorte sibillina e, a tratti, crudele.”

Parlando di “sogni”, la scelta di Caterina Franciosi di rapportare la sua storia a un sogno, quello di Lucrezia appunto, non è casuale. Al contrario la definirei una studiata “finezza qualitativa” del romanzo che prende forma e sostanza dalla sensibilità della società romana e in generale del mondo classico nei confronti delle visioni oniriche che in molti casi comportavano persino un contatto con la sfera divina. La nostra scrittrice tiene ad evidenziare questo aspetto: “Tutto nasce e si basa sul sogno di Lucrezia o, forse, sarebbe più preciso definirlo “visione” (leggendo il romanzo scoprirete perché). Oltre che dall’idea di fondo, il mio desiderio di parlare dei sogni nasce in special modo dall’importanza che essi rivestivano nel mondo classico. Ce n’erano, infatti, di diversi tipi. Ad esempio, potevano essere rivelatori, come nel caso del “Somnium Scipionis” di Cicerone, o ingannevoli, come il “sogno funesto” dell’Iliade inviato da Zeus ad Agamennone per punirlo, dietro richiesta di Teti, dell’affronto mosso nei confronti di Achille. I sogni, però, potevano anche essere prescrittivi (la divinità in questione fornisce ordini o esortazioni al destinatario del messaggio), come nel caso dell’Eneide, quando il fantasma di Ettore compare in sogno a Enea e gli ingiunge di far sopravvivere Troia tramite la fondazione di una nuova città. Ancora, i sogni potevano essere premonitori o profetici (come quelli sperimentati in fase di estasi o trance mistica), se non addirittura di lamento o rimprovero: è questo il caso di Properzio che, in una delle sue “Elegie”, incontra in sogno l’amata Cinzia, deceduta da poco ma fin troppo in fretta dimenticata dal poeta!”

Caterina Franciosi e Il sogno di Lucrezia, romanzo storico

Il sogno di Lucrezia” si distingue per la sua profondità psicologica e per la capacità di Caterina Franciosi di dipingere un quadro vivido e realistico dell’epoca romana, mescolando senza forzature elementi storici e romanzeschi. I suoi personaggi incarnano le contraddizioni e le lotte interiori tipiche di un’umanità che, pur vivendo in un contesto storico lontano, appare sorprendentemente vicina a noi. Riflettiamo un istante sui tanti vincoli visibili o invisibili che possono limitare la libertà individuale, ieri come oggi. “Proprio come ho specificato nella nota finale all’opera, il romanzo ha un taglio volutamente “moderno”, soprattutto per quanto riguarda ciò che i personaggi pensano e dicono, ciò che fanno e, soprattutto, ciò che provano. Tutto questo è stato dettato dal fatto di voler portare in evidenza aspetti e tematiche senza tempo, in primis quelli legati alla libertà e alla sensazione (o condizione vera e propria) di essere schiavi di qualcosa o di qualcuno. Non tutti i prigionieri portano catene visibili ai polsi, al collo o alle caviglie, così come non tutte le gabbie sono tangibili. Tuttavia, molto spesso, ci sono barriere invisibili che risultano di gran lunga più resistenti e impenetrabili del metallo o della pietra. In quest’ottica, i due protagonisti, la domina Lucrezia e il gladiatore Aster, incarnano differenti aspetti del concetto di prigionia: da una parte c’è lei, ricca matrona circondata da lusso e ricchezze, eppure rinchiusa in un’esistenza che altri hanno sempre definito per lei e dalla quale le sembra impossibile uscire; dall’altra, c’è Aster, uno dei gladiatori più famosi di Roma, al quale vengono tributati grandi onori ma schiavo a tutti gli effetti. Ho dunque “piegato” Lucrezia e Aster al fine di sottolineare tutti questi aspetti. Non è accaduto, invece, lo stesso per quanto riguarda la gladiatura, poiché ho cercato di renderla più verosimile possibile, soprattutto grazie al prezioso aiuto di un “vero” gladiatore: il Maestro d’armi Marco Rubboli, compagno di viaggio di lunga data nonché autore della saga “Per la Corona d’Acciaio” conclude Caterina Franciosi.

Con diverse pubblicazioni alle spalle, tra cui racconti inseriti in antologie prestigiose come “Ramen Fantasy” per Plesio Editore e “Oltre la soglia” per Watson Edizioni, Caterina Franciosi continua a esplorare nuovi orizzonti narrativi, offrendo ai lettori storie in grado di sorprendere ed emozionare. “Il sogno di Lucrezia” è un altro tassello di una carriera promettente e in continua crescita, che merita l'attenzione di chi ama la letteratura storica e le narrazioni intense e coinvolgenti.


Per approfondire:

Come ogni volta, Lucrezia avrebbe mentito e avrebbe detto che stava bene. Poteva forse raccontare ciò che vedeva in sogno? Poteva raccontare qualcosa che neppure lei comprendeva?
— Estratto da "Il sogno di Lucrezia" di Caterina Franciosi
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