Ruva Leu Leoni di Nemea, incontro con Mattia Delphos Gatto.

Dal 2015 la passione per la Storia e la cultura etrusca attraverso rievocazioni, ricostruzioni militari e civili, eventi e ricerca sul campo…

Articolo a cura di Andrea Contorni

Siamo dinanzi a un’eccellenza tutta italiana della Rievocazione Storica. Mi verrebbe da dire una frase del tipo: “Dall’Emilia Romagna con passione, competenza e potenza!”. Potenza perché i Ruva Leu - Leoni di Nemea schierati nella classica falange di stampo greco-etrusco esprimono una forza incredibile che intimorisce. Il pensiero corre senza dubbio all’antichità quando questa straordinaria formazione si muoveva sul campo di battaglia incontro al nemico. Essa presentava un muro di scudi invalicabile dal quale si proiettavano in avanti le lance o le sarisse, le lunghe picche in uso ai pezeteri macedoni nell’evoluzione della falange che avvenne in epoca appunto macedone. Durante l’ultima edizione di “Festa Etrusca. La storia si racconta”, il celebre festival itinerante dedicato alla cultura dell’antico popolo italico (ne ho parlato a fondo qui), ho avuto modo di confrontarmi con Mattia Delphos Gatto che dei Ruva Leu - Leoni di Nemea ne è fondatore e presidente oltre che strategos per riprendere la carica militare dell’epoca.

Incontro con Mattia Delphos Gatto, presidente dell'Associazione di Rievocazione Storica "Ruva Leu - Leoni di Nemea" durante l'edizione 2023 di "Festa Etrusca".

L’associazione Ruva Leu - Leoni di Nemea è stata fondata nel 2015. Si dedica con passione alla rievocazione storica e alla ricostruzione filologica del mondo etrusco e di quello greco. L’obbiettivo è coniugare il profondo amore per la Storia, per la Rievocazione Storica e per la sperimentazione con una rigorosa ricostruzione archeologica, focalizzandosi sulla vasta esperienza e cultura degli Etruschi. L’attenzione si focalizza in particolare sull’aerea emiliano-padana e ultra appenninica, zone dalle quali provengono la maggior parte degli associati. L’epoca di riferimento di tutto il lavoro di studio e di rievocazione dei Ruva Leu - Leoni di Nemea si situa principalmente tra il VI e il IV secolo a.C. con interventi complementari che abbracciano anche periodi collocabili nei secoli VIII, VII e III a.C. Il gruppo capitanato da Mattia Delphos Gatto si distingue in particolar modo per lo studio capillare della storia militare etrusca, delle tattiche degli eserciti in campo e nella ricostruzione di armamenti ed equipaggiamenti. Attraverso un lavoro costante e filologicamente preciso, grazie ai Ruva Leu - Leoni di Nemea, vengono ricreate panoplie complete, indumenti, attrezzature militari, oggetti e suppellettili di uso quotidiano. Vanto dell’associazione è la ricostruzione in corso d’opera di un modello 1:1 della “Tenda del cacciatore” presso la Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia.

Oltre all’ambito militare, l’associazione Ruva Leu - Leoni di Nemea opera anche nel campo civile. Porta avanti progetti che spaziano dalla tessitura al vasellame, dalla metallurgia all’agricoltura fino alla cucina. Un impegno che si basa su una ricerca continua e approfondita che include visite e sopralluoghi presso scavi, musei e siti archeologici di rilevanza etrusca oltre stage tecnici per la realizzazione dei manufatti. L’associazione è attivissima nella rievocazione storica con partecipazione attiva ai principali eventi rievocativi in Italia e all’estero. Ricordo ad esempio la presenza al Bundan Celtic Festival, a Festa Etrusca di EGA, al Monterenzio Celtic Festival e alle “Notti dei Gladiatori”, manifestazione organizzata dal Solin Tourist Board. Tutte partecipazioni che testimoniano l’importanza e la qualità del lavoro svolto dai Ruva Leu - Leoni di Nemea.

I Ruva Leu  - Leoni di Nemea con Mattia Delphos Gatto schierati a falange

I Ruva Leu - Leoni di Nemea con lo strategos Mattia Delphos Gatto schierati a falange.

Ho avuto il piacere di collaborare con Mattia Delphos Gatto e molti dei suoi associati in varie occasioni constatando la serietà di un gruppo in costante crescita e in grado diffondere la conoscenza della civiltà etrusca e greca attraverso accurate rievocazioni e ricostruzioni storiche. Citazione d’obbligo anche per Rachele Lori che dei Ruva Leu - Leoni di Nemea è la fotografa ufficiale. I suoi magnifici scatti hanno immortalato i momenti più importanti dell’associazione ma anche il quotidiano, dagli allenamenti in formazione al “dietro le quinte” durante i grandi eventi. Da parte mia colgo l’occasione per ringraziare una volta di più Rachele. Sono anni che le sue bellissime fotografie arricchiscono le mie produzioni televisive e documentaristiche, rendendole speciali. Con Mattia Delphos Gatto inauguro il piccolo format culturale “Cammini di Storia, Archeologia e Letteratura” presente solo sul mio canale Youtube.

Io adoro gli Etruschi perché fanno parte del mio background. Le origini della mia famiglia si perdono da generazioni nella Tuscia tra l’alto Lazio e la bassa Toscana. Ho vissuto tutta la mia fanciullezza tra Tarquinia, Vulci e tutti i paesi limitrofi che furono domini etruschi, a stretto contatto con le testimonianze archeologiche e artistiche di una Civiltà straordinaria con la quale ho sempre avvertito un legame profondo. Per me i Ruva Leu - Leoni di Nemea non sono solo un’associazione di rievocazione ma un vero e proprio viaggio nel tempo, un’esperienza immersiva che permette di rivivere la storia della nostra terra con autenticità e passione.


Furono gli etruschi coloro che, molto prima di Roma, nel momento del trapasso tra preistoria e storia, edificarono nel cuore d’Italia un’alta civiltà, ponendo le fondamenta della futura ascesa dell’Europa. Furono gli etruschi che, partecipi dell’eredità dell’antico Oriente con la sua avanzata civiltà, la trasferirono sul suolo dell’Occidente europeo.
— Werner Keller (1909-1980) - scrittore e saggista
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